Tasse: ulteriori oneri per gli amministratori di condominio

Quando si tratta di adempimenti, il fisco non è mai avaro: più ce ne sono, meglio è. Anche quando l’ obiettivo è semplificare. Lo sanno bene gli amministratori di condominio, che in questi giorni — scrive Libero — per alleggerire un po’ l’ incombenza delle dichiarazione dei redditi dei contribuenti, come previsto dal nuovo 730 precompilato, hanno ingaggiato una estenuante corsa contro il tempo per rispettare le scadenze fissate dalla legge. L’ operazione di invio dei dati all’ Agenzia delle Entrate relativi alle spese sostenute nel 2016 per interventi di ristrutturazione e di risparmio energetico effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali si sviluppa, infatti, in più fasi: raccolta dei dati già disponibili; richiesta ai singoli proprietari di quelli mancanti; verifica dell’ esattezza delle informazioni; inserimento dei dati nel nuovo software dell’ Agenzia delle Entrate; trasmissione per via telematica del file. Il tutto, ulteriormente complicato da una serie di difficoltà derivanti dal contenuto del provvedimento dell’ Agenzia, incluso l’ obbligo di dover indicare l’ eventuale situazione di morosità del singolo condomino nonché i dubbi sui dati da inserire in caso di locazione o comodato. Il risultato è che quasi nessuno riuscirà a rispettare il termine del 28 febbraio. Così molti condòmini rischiano non solo di veder sfumare l’ agevolazione, ma anche di dover sopportare ulteriori oneri.

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